Si sono distinti tra oltre 230 studenti provenienti da otto differenti nazioni: Lucrezia Campo (3AS), Mattia Basile (3AS), Alice De Luca (3AS), Marialidia Tomai (3AS), Alessia Sardellano (4AS), Maddalena Scarciglia (4AS), Antonio Lippo (4AS) sono l’orgoglio del liceo statale “Archita” di Taranto, perché con il loro lavoro, entusiasticamente svolto con il coordinamento del professor Valerio Apolito, sono risultati vincitori del primo concorso organizzato dall’ Hoys Citizen Science, enteistituito dall’Università britannica del Kent, finalizzato all’apprendimento dell’osservazione dei corpi celesti con la rete di telescopi LCO, realizzando proficui progetti di ricerca con i dati acquisiti.  L’elaborazione grafica degli oggetti acquisiti dai ragazzi attraverso il telescopio dall’Haleakala Observatory (Maui – Hawaii – U.S.A.) sono state analizzate ed elaborate grazie a software specifici in modo da ottenere informazioni dettagliate sulla loro struttura e composizione.

Il team di consulenti HOYS è stato chiamato a votare tutte le candidature e selezionato vincitori e menzioni speciali. Sono stati particolarmente apprezzati i lavori di Lucrezia Campo, realizzato con la sua IC5070, che ha catturato la “Pelican Nebula”, visibile nella costellazione del Cigno, e di Alessia Sardellano, che ha ritratto l’”ammasso GC2264”, un insieme di stelle orbitante situato nella costellazione del Sagittario. Le due studentesse sono riuscite a raggiungere i primi posti della classifica, così come pubblicato sul sito https://hoys.space/hoys-lco4-picture-competition/ dal responsabile dell’iniziativa, il Prof. Dirk Froebrich.

Prossimo passo, al quale il gruppo di giovani appassionati e studiosi di astrofisica è già al lavoro, si indirizzerà sulla ricerca scientifica relativa all’individuazione di sistemi planetari ancora sconosciuti e potenzialmente abitabili.

A questi ragazzi, al loro impegno, alla loro dedizione e passione, va il plauso di un intero istituto scolastico, che, grazie a questo lusinghiero risultato, conquista un traguardo che fa ben sperare in quel futuro che, come disse Eleanor Roosevelt, “appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni”.

Prof. Valerio Apolito